
Matte Liquid Lipstick – Kylie Cosmetics
Gennaio 21, 2019
Crema rigenerante per capelli all’olio di cocco – Mil Mil
Febbraio 1, 2019Agnes Grey è stato il primo romanzo scritto dall’autrice britannica Anne Brontë.
In parte autobiografico e con una narrazione in prima persona racconta la storia di Agnes, giovane ragazza di diciannove anni che decide di abbandonare la casa paterna pur di trovare lavoro e aiutare la sua famiglia caduta in disgrazia. Determinata e dotata di buona cultura punta a ricoprire il ruolo di istitutrice, così si ritrova a dover compiere tale mestiere presso due ricche famiglie appartenenti alla borghesia inglese, apparentemente diverse tra loro ma con lo stesso stile di vita vuoto e superficiale.
La trama del libro è divisa in due parti ma, nonostante questo, il racconto prosegue in maniera lineare mettendo in evidenza, nella prima parte, Agnes che si approccia a realtà totalmente lontane da lei e dal modo in cui è stata educata. Il suo isolamento in queste case non è stato facile a causa delle continue mancanze di rispetto subite ma la fede e la pazienza le hanno permesso di ottenere ciò che ha sempre desiderato. Non mancano i riferimenti a Dio, al quale si affida continuamente, in quanto credente e devota a lui mentre, nella seconda parte, inizierà a prendere piede una vena di romanticismo, scoprendo così il vero amore.
Questo romanzo ebbe poco successo per via del clamore delle altre sorelle Brontë, le quali pubblicarono lo stesso anno due loro opere (cime tempestose e Jane Eyre) ma, a mio parere, anche se breve, merita di essere letto. È scritto in maniera scorrevole e chiara, una storia semplice senza segreti ed intrighi particolari. Descrive dettagliatamente lo stile di vita dei nobili di quel tempo, privi di ogni tipo di valore umano e pieni di egoismo e presunzione. Prendendo in riferimento entrambe le famiglie mette in relazione due aspetti fondamentali: quello genitoriale, superficiale ed indifferente all’educazione dei propri figli e l’atteggiamento dei bambini, violenti e capricciosi, che impiegano il loro tempo maltrattando ed umiliando qualsiasi tipo di persona, animale o cosa.
I personaggi sono ben delineati e la descrizione dell’ambiente e dell’atteggiamento sociale è chiara. All’interno di esse non manca comunque una sottile vena di ironia dove l’autrice descrive il risultato negativo a cui porta questo tipo di comportamento.
Se amate la letteratura inglese dovete leggerlo assolutamente. Vi farà capire che, nonostante passi il tempo, ci saranno sempre famiglie simili che basano la loro vita sulla banalità, mettendo in seconda luce valori e moralità.
Qualcuno di voi lo ha già letto? Cosa ne pensate?