Cofanetto PixiLove – Pixi
Marzo 27, 2019Mascara I Love Extreme – Essence Cosmetics
Aprile 11, 2019Questo libro contiene all’interno quattro opere scritte dal grande romanziere e pensatore russo Fëdor Dostoevskij.
Il giocatore è un romanzo scritto in soli 28 giorni e racconta la storia di Aleksej Ivanovic, intellettuale russo sradicato, che tenta in tutti i modi di ottenere una vincita di soldi. Il tutto è ambientato in una fittizia cittadina tedesca di Roulettemburg attorno a tavoli di casinò pieni di fiches. Il demone del gioco d’azzardo è sempre in prima fila come una tentazione, coinvolgendo uomini e donne di varie età e livello sociale, dal quale è difficile uscirne. In questa opera definita quasi autobiografica l’autore identifica se stesso, accanito al gioco e mai fortunato, e rivede nella roulette un ostacolo che impedisce alla Russia di interagire con l’Europa, puntando sulla ipotetica vincita per sbloccare la questione ed identificando in tre personaggi chiave (De Grieux, Mister Astley e il barone) la figura di Francia, Inghilterra e Germania. È una lettura che mette in evidenza i vizi e le virtù del vivere russo ma che richiama in gran parte anche quello odierno dove la gente cade nel baratro del gioco, perdendo ogni cosa, incapace di smettere.
Le notti bianche è il primo di tre racconti che narra la vicenda di un sognatore che nel mondo delle sue fantasticherie incontra Nasten’ka, una ragazza in pena per la perdita del suo amore. Il tutto si svolge sullo sfondo di San Pietroburgo attraverso un dialogo che durerà quattro notti. La storia di due anime che si incontrano passeggiando sotto la luce di un lampione instaurando un rapporto surreale che permetterà ai due giovani di conoscersi e riconoscersi nelle emozioni descritte.
La mite racconta la storia di una coppia e del loro matrimonio infelice finito in tragedia. Lui è un uomo freddo, con una continua voglia di rivalsa per una situazione passata; lei, giovane e triste, obbligata a vivere una relazione sterile e senza comunicazione. Offesa dalle continue parole di lui e spinta dalla sua infelicità decide di suicidarsi. Questa fine drammatica lascia l’uomo sconvolto e qui l’opera diventa un soliloquio delirante fatto di sospiri, contraddizioni e gemiti, contemplando il cadavere disteso sul tavolo. L’autore affronta il tema delicato del suicidio ed esalta il sentimento dell’amore, il quale molto spesso non permette di rivelare i propri sentimenti con facilità. Egli nega all’uomo la possibilità di avere una vera e propria spiegazione, instaurando così un discorso con interlocutori immaginari che pian piano farà concretizzare il perchè di quella scelta.
Il sogno di un uomo ridicolo è un brevissimo racconto su un uomo indifferente alla vita ed abbandonato da tutti che decide di uccidersi ma, poi, cade in un sonno profondo che lo riporta all’età dell’oro dove c’è ogni tipo di bene. Tutto questo è permesso grazie ad una situazione di fraternità e bontà tra i vari individui. Qui l’autore manda un messaggio di speranza all’intera civiltà, invogliando ad una nuova evoluzione che molto spesso viene sottovalutata.
Non ho mai avuto la possibilità di leggere o studiare in maniera approfondita questo autore e devo ammettere che il suo modo di scrivere e gli argomenti trattati non mi hanno lasciata affatto indifferente. Ho preferito di gran lunga “le notti bianche” e “la mite” agli altri due.
Il primo mi ha coinvolta per la sua atmosfera quasi fiabesca dove i due protagonisti delineano una storia che si divide tra realtà ed immaginazione. Lui crede di aver trovato il vero amore ed attende con ansia l’arrivo della notte per rivederla, lei che accetta comunque di raccontarsi dando la possibilità di conoscersi meglio. Avrei voluto leggere di più ma nonostante la sua brevità è stato coinvolgente, grazie anche all’autore che ha saputo descrivere a pieno ogni emozione.
Il secondo, invece, pur essendo triste, mette in evidenza l’amore in maniera negativa raccontando un rapporto fragile che stravolge l’animo della protagonista al punto di mettere fine a quella tristezza. Il gesto estremo porta l’uomo ad una vita di rimorsi e rimpianti ricco di domande alle quali nessuno potrà mai rispondere.
“Il giocatore” e “il sogno di un uomo ridicolo” sono stati letti con più lentezza in quanto meno coinvolgenti, entrambi ben scritti ma a tratti dispersivi e noiosi.
Al di là delle mie prime impressioni credo che valga la pena di leggere alcune delle sue opere, uno stile a tratti introspettivo che lascia riflettere su emozioni e situazioni prendendo in esempio vari punti di vista. Riesce a descrivere perfettamente vizi e virtù, pregi e difetti, speranze e contraddizioni di vita ben trasmesse dai suoi personaggi.
Avete letto qualcosa di questo autore? Cosa ne pensate?